Uomo politico jugoslavo. Tra i maggiori esponenti del movimento separatista
croato, divenne deputato nel 1920; fu quindi costretto a rifugiarsi all'estero
per aver fondato il movimento terroristico degli
ustascia, di ispirazione
fascista. In Italia dal 1931, organizzò disordini nella Lika e
l'attentato, avvenuto a Marsiglia, in cui trovò la morte il re Alessandro
(ottobre 1934). Condannato a morte in contumacia, non fu estradato grazie alla
protezione di Mussolini. Durante la seconda guerra mondiale divenne capo della
Croazia, collaborando attivamente con le forze nazi-fasciste e conducendo una
sanguinosa politica dittatoriale. La sconfitta delle potenze dell'Asse mise fine
al suo regime: inviso alla popolazione, cercò rifugio in Austria,
Argentina e Spagna (Bradina, Erzegovina 1889 - Madrid 1959).